Lo Skifiltor

Signori, oggi è una di quelle giornate in cui parte la fissa per qualcosa. Di questa particolare patologia – quella della fissa intendo – ne avevo già parlato in un’altra occasione (qui) se vi ricordate, ma si può tranquillamente dire che sia una costante nella vita degli autori di questo blog.

Oggi è la volta di frugare nei ricordi d’infanzia per ritrovarsi coperti da una sostanza verdognola e appiccicosa. Vi dice niente? Ebbene sì, non so come, oggi ho avuto una visione nitidissima di uno di quei giochi che solo negli anni ’80 potevano essere concepiti. Una sorta di gelatina, uno slime freddo e viscido, del quale non riuscivo a ricordare il nome (in realtà mi ricordavo Skifidol, il nome con cui è commercializzata la riedizione di questo fantasmagorico gadget), ma nessun problema: rapida consultazione con Mauro ed ecco la risposta. Skifiltor!

skifiltor

La confezione dello Skifiltor (fonte)

Un uragano Katrina di ricordi mi ha assalito ed è scattata la ricerca selvaggia di immagini per supportare anche visivamente il momento amarcord. Ecco qui di fianco come si presentava la famigerata confezione. Barattolo di plastica con coperchio di un verde che non ci azzeccava niente con quello dell’illustrazione su fondo nero. In poche parole, l’essenza di tutta la magia degli anni ’80!

In commercio da noi fino agli anni ’90, non ho mai avuto il privilegio di possedere questo giocattolo tra l’impertinente e il romantico, ma ricordo come fosse ieri quel giorno in cui il bambino della porta accanto mi invitò a casa sua per ammirare il celeberrimo Skifiltor in tutto il suo splendore. La disgustosa sostanza aveva la proprietà di brillare al buio, caso conclamato di magia nera bella e buona, per quanto ci riguardava! In religioso silenzio aprimmo la confezione e in estasi mistica spegnemmo la luce per vedere coi nostri occhi il miracolo della fosforescenza. Presi dal momento di adorazione, non ci accorgemmo che il barattolo si stava ribaltando sui miei pantaloni. Ricordo ancora la sensazione di freddo, umidità e l’assoluta convinzione che lo Skifiltor mi avrebbe inglobato come una sorta di Blob verde!

Sono sopravvissuto, cavandomela con un cazziatone al rientro a casa per avere sporcato i pantaloni.

Inutile dire che la ricerca è degenerata e, in men che non si dica, mi sono ritrovato a piangere copiose e disperate lacrime su foto di vecchi giochi in scatola e video di pubblicità di giocattoli riesumati grazie a YouTube. Insomma, l’epilogo è sempre lo stesso cari lettori: tanta, troppa sofferenza!