È il 1974 e un giovane Steven Spielberg ha da poco terminato le riprese di Jaws, il suo secondo lungometraggio per il cinema. Con la fase di produzione allungatasi sensibilmente a causa di innumerevoli problemi tecnici – uno su tutti, lo squalo meccanico che non voleva saperne di funzionare – non c’è tempo di rilassarsi e così, fatta una prima versione del montaggio, è già il momento di occuparsi del sonoro. Per le musiche del film il regista ha in testa un solo nome, vale a dire quel John Williams col quale ha già avuto modo di lavorare in Sugarland Express. Dopo aver visto un’anteprima del film, al compositore si accende la classica lampadina e si mette subito al lavoro.
Ora, immaginate il povero Steven Spielberg stremato dalla lavorazione del film, il primo di quel genere a essere girato in mare aperto, con alcuni spezzoni di pellicola accidentalmente affondati durante le riprese e miracolosamente recuperati in fase di sviluppo grazie a una soluzione salina, col fiato dei produttori sul collo, presentarsi da John Williams per ascoltare un assaggio del tema musicale.
John si siede al piano e con due dita alterna due note basse: mi fa mi fa mi fa…
A questo punto Steven scoppia a ridere pensando a uno scherzo, ma John è serissimo. «Questo sarà il tema principale del film» gli dice.
Dopo lo sbalordimento iniziale, Spielberg capisce la perfezione di quelle due semplici note alternate ossessivamente. Contengono già tutto senza dover aggiungere altro: hanno dentro qualcosa di primordiale, pericoloso e istintivo.
A più di quarant’anni di distanza, il tema di Jaws – per il quale John Williams ha poi vinto l’Oscar – è uno dei più riconoscibili e famosi della storia del cinema e l’accoppiata Spielberg-Williams è ancora oggi sinonimo di capolavori senza tempo.